Fine corso, le temperature iniziano ad essere estive, la gente ha voglia di rilassarsi un po’… Insomma, non so voi, ma in genere a me piace concludere il corso con una canzone. Un’occasione per conoscere magari un nuovo cantante o gruppo e per praticare la lingua in modo globale e piacevole.
Cerco sempre di evitare il classico “ascolta e completa il testo della canzone” per due motivi: a) si può fare di meglio e di più, b) è quello che gli studenti si aspettano, e gli studenti è sempre meglio sorprenderli un po’.
Inoltre, avevo letto recentemente questo post e la sua proposta di didattizazione di una canzone mi sembrava un ottimo sistema per stimolare l’ascolto attento e per far ragionare sulla lingua in un modo originale e coinvolgente. Avevo una voglia matta di farlo anch’io.
Per chi non sa l’inglese spiego brevemente come si fa.
Preparazione
- Si sceglie una canzone (ovvio!)
- Si cerca il testo e si controlla che corrisponda esattamente al testo della canzone o della versione scelta (e l’ortografia! Che poi la brutta figura ce la facciamo noi)
- Si seleziona una parte del testo – circa 1 minuto di canzone –
- Si crea una griglia (potete scaricarvi la mia qui).
- Partendo dall’angolo in alto a sinistra si inizia a scrivere il testo nelle caselle, in modo che ogni parola condivida un lato della casella con la parola precedente (nella versione del blog “On the same page”, le parole potevano essere anche in diagonale ma io ho preferito renderlo un po’ più semplice).
- Si risalta in qualche modo (grassetto/colori/sottolineata) la prima parte (una casella) di ogni riga della canzone (vedi esempio 1)
- Quando si è scritta tutta la canzone (o mentre la si scrive) si inseriscono i distrattori. Alla fine non ci devono essere caselle vuote.
- Si prepara un foglio a parte con il frammento scelto della canzone con la parola/frammento iniziale di ogni riga (le stesse che avete evidenziato nella casella) e uno spazio per ogni parola (indipendentemente da come erano nelle caselle). Se si vuole, si lasciano i segni di interpunzione, gli apostrofi, ecc. (vedi esempio 2)
- Si fa l’esercizio per controllare di non aver fatto errori.
Esempio 1
Esempio 2
In classe
Tempo necessario: una quarantina di minuti abbondante
Svolgimento dell’attività:
A) Si stimola la curiosità/l’interesse/la discussione:
- Il cantante: Lo conoscete? (Magari si fa vedere una foto del cantante/gruppo)
- Il titolo: secondo voi di che cosa tratta la canzone?
- Se il videoclip è carino o interessante se ne può far vedere un frammento (ma senza audio)
B) Si ascolta la canzone una prima volta.
C) si organizzano gli alunni a coppie
D) Si distribuiscono i fogli e si spiega l’attività, magari facendo un esempio alla lavagna. Si controlla che tutti abbiano capito che non si tratterà di “ascoltare e segnare le parole” ma di ricostruire la canzone dopo averla ascoltata. Si fa notare come possono utilizzare le parti evidenziate come guida (l’ultima parola della riga precedente dovrà per forza essere accanto alla parte evidenziata della seguente riga) e come possono utilizzare il foglio con “i buchi” come ulteriore aiuto.
E) Si reagisce positivamente ai vari “È impossibile! È difficile!” degli alunni, che si sa, hanno spesso paura delle cose nuove (ma poi, appena si dimenticano di aver paura, si divertono e si lasciano coinvolgere).
F) Si chiede agli studenti di girare i fogli, in modo da non poter vedere la tabellla (e quindi “barare”), si raccomanda di non prendere appunti e si consiglia di non cercare di memorizzare la canzone, che sarebbe impossibile, ma di cercare di capirne il senso.
G) Si riascolta il frammento scelto
H) Si lasciano lavorare gli studenti, senza intervenire. Se si vede che si bloccano (ma proprio bloccati, bloccati) si può riascoltare il frammento, sempre chiedendo di girare il foglio con la tabella.
I) Si controlla la canzone riascoltando il frammento
H) Alla fine si può parlare dell’esperienza in generale, del significato della canzone (e vedere se le loro previsioni erano azzeccate o meno), analizzare qualche espressione interessante e… se i vostri alunni sono canterini, cantarla.
Nei 3 gruppi in cui l’ho fatta è piaciuta, la concentrazione e il coinvolgimento durante l’attività è stata totale, tutti sono riusciti a ricostruire la canzone, anche quelli che dicevano che era impossibile 🙂
Come dice l’autore del post citato sopra, gli studenti sono obbligati a ragionare sulle concordanze, sull’ordine delle parole, sulla struttura della frase; devono pensare al significato globale della frase per poter ovviare l’ostacolo di parole o espressioni che magari non gli sono familiari.
Le tre canzoni che ho preparato:
A2 (studenti spagnoli-catalani)
Lorenzo Fragola – Luce che entra
https://drive.google.com/file/d/0B-a8wWVWcqMMN0J5N2pIbUlMRWM/view?usp=sharing
B1
Daniele Silvestri – Ma che discorsi
https://drive.google.com/file/d/0B-a8wWVWcqMMcDBPc200U00zREk/view?usp=sharing
C1
Max Gazzè – ti sembra normale
https://drive.google.com/file/d/0B-a8wWVWcqMMMWN3blJZS2NDS28/view?usp=sharing
Da più di 20 anni aiuto i miei studenti a imparare l’italiano in modo piacevole e interessante.
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Bell’attività, cara Antonella, proprio bella. La provo subito, grazie!